AMBULATORIO MEDICO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA
IL tumore del pene è una patologia rara. Originata dalla cute del pene (generalmente del prepuzio o del glande).
Spesso la diagnosi è di tipo clinico. I casi eclatanti vengono riconosciuti già all’osservazione, ma spesso una biopsia escissionale (piccolo prelievo) è utilizzata per ottenere la conferma (appunto “istologica”).
Infatti spesso queste lesioni possono simulare (o a sua volte essere simulate) da patologie infiammatorio-infettive del prepuzio/glande.
Fattori di rischio per la patologia sono le infiammazioni croniche, alcune forme infettive (esempio: i condilomi) e comunque alcune condizioni di riduzione dell’efficacia del sistema immunitario (es l’AIDS) rendono la patologia più veloce nello sviluppo.
E’ tuttora necessario precisare che questa patologia è estremamente curabile in fase precoce, anche con tecniche “ablative” (laser, crioterapia per esempio).
Addirittura una diagnosi precoce può portare all’escissione di cosiddette lesioni pre-cancerose, ovvero alterazioni della cute che precedono in cancro vero e proprio.
Parallelamente però, spesso la diagnosi viene posta in fase avanzata, ovvero quanto la patologia ha già un aspetto infiltrante e “penetra” nell’uretra o nei corpi cavernosi.
Ciò comporta terapie “demolitive, con, purtroppo, asportazione ed amputazioni di parte dell’organo.
Nei casi avanzati, è spesso necessario, in un secondo tempo, procedere ad una asportazione dei linfonodi inguinali, che si localizzano anche lungo i vasi che decorrono verso l’arto inferiore.
Questo permette talvolta di eseguire una corretta “stadiazione” della malattia, parallelamente di “curare” asportando parte ulteriore dalla malattia che ha percorso e risalito i vasi sanguigni.
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